Stellantis rilancia la produzione in Italia con nuove assunzioni, puntando sulla collaborazione con i sindacati per una strategia comune di sviluppo sostenibile.
Stellantis ha annunciato un significativo potenziamento della sua presenza industriale in Italia attraverso un piano di sviluppo che coinvolge lo storico stabilimento di Mirafiori. Con 400 nuove assunzioni previste per sostenere la produzione della Fiat 500 ibrida, il gruppo mira a rafforzare il suo impegno nel mercato italiano, rilanciando l’industria automobilistica nazionale. L’iniziativa, inserita nel più ampio “Piano Italia”, rappresenta un passo importante nella strategia di crescita e innovazione di Stellantis, che punta a consolidare la propria posizione nel settore. L’annuncio è stato fatto dal CEO Antonio Filosa durante un incontro con i sindacati a Torino, sottolineando l’importanza di una collaborazione strategica per affrontare le sfide del mercato.

Un piano industriale ambizioso per il rilancio di Stellantis
Il cuore del progetto di Stellantis riguarda l’introduzione di nuove linee produttive a Mirafiori, con un focus sulla Fiat 500 ibrida, che entrerà in produzione a partire da febbraio 2026. Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di rilancio industriale, che comprende anche la produzione della nuova Jeep Compass a Melfi. Questi modelli sono visti come pilastri fondamentali per sostenere la presenza di Stellantis in Italia. Inoltre, il CEO Filosa ha evidenziato la necessità di rivedere la regolamentazione europea, ritenendo che l’attuale quadro normativo non rispecchi pienamente le dinamiche del mercato e del contesto industriale. Ha chiesto quindi la collaborazione dei sindacati per sviluppare una strategia condivisa che possa consentire al gruppo di affrontare le sfide future.
Il dialogo con i sindacati e le sfide normative europee
Durante l’incontro, i sindacati hanno accolto con favore le nuove assunzioni annunciate da Stellantis, ma hanno anche espresso la necessità di un rafforzamento complessivo del piano industriale. Ferdinando Uliano, segretario della Fim-Cisl, ha sottolineato l’importanza di garantire continuità e prospettiva a tutti i siti produttivi del gruppo. La Fiom, invece, ha messo in luce la fragilità e l’incertezza attuali del settore automobilistico italiano. Le dichiarazioni di Filosa giungono in un momento cruciale per l’industria automobilistica europea, con la Commissione europea che sta considerando una revisione del regolamento sullo stop ai motori termici entro il 2035. Filosa ha ribadito l’importanza di una strategia basata su neutralità tecnologica, incentivi per il rinnovo del parco auto e una revisione dei target sui veicoli commerciali. L’iniziativa di Mirafiori invia un segnale chiaro a Bruxelles: la transizione ecologica deve essere accompagnata da una strategia realistica che protegga competenze, occupazione e competitività.